Psicologo a Treviso: quando è ora di chiedere aiuto

A chiunque può capitare di attraversare un momento di difficoltà più o meno lungo, ma molti desistono dall’affidarsi a un professionista

 

Parliamoci chiaro: tante sono le situazioni che possono metterci alla prova nella nostra vita, indipendentemente dall’età che abbiamo.

Potremmo essere bambini o adolescenti, e scoprire che i nostri genitori hanno deciso di separarsi. Potremmo essere alla nostra prima esperienza lavorativa e avere pessimi rapporti con i colleghi. Potremmo essere adulti felicemente sposati e soffrire perché non riusciamo a dare alla luce un figlio.

 

Altrettanti sono i modi in cui ciascuno di noi reagisce.

Spesso pensiamo di essere caduti vittima di una spiacevole situazione che prima o poi si risolverà da sé, basta essere pazienti. A volte però, anche le più piccole situazioni spiacevoli, se ripetute e/o protratte nel tempo, possono essere frustranti e mettere a dura prova i nostri nervi. Pensiamo a un lavoro demotivante, un contratto precario o la responsabilità di una persona cara malata.

 

In questi casi, condividere con qualcuno le nostre difficoltà ci alleggerirebbe lo spirito.

“Ma mostrerebbe agli altri che non sono così forte.”

“Ma non importa! Chiediti: è davvero più importante ciò che pensa la gente della mia serenità?

 

La seconda domanda da porti è: a chi dovrei chiedere aiuto?

 

A volte conosciamo così tante persone, ma sentiamo che nessuna potrà capirci veramente. Quindi che fare? Chiudersi in sé stessi sembra essere la soluzione più scontata, ma è anche la più sbagliata.

 

Pare poi che, ancora oggi, molti nutrano una forte resistenza verso la richiesta di un colloquio con uno psicologo, uno psichiatra, uno psicoanalista. Nei casi più estremi, non riusciamo nemmeno a rivolgerci al nostro medico, sebbene lo conosciamo da una vita. Il motivo? La vergogna. Vergogna di essere giudicati o di far sapere che probabilmente abbiamo bisogno di un terapeuta.

Rassereniamoci: queste figure sono lì apposta per darci la forza di affrontare determinate situazioni e tornare a farci sorridere.

 

Cerchiamo allora di capire insieme quando è ora di chiedere aiuto.

 

Soffermati ora a riflettere su queste domande e cerca la risposta dentro di te.

  1. Ogni emozione che provi ti sembra esageratamente intensa o eccessiva (stress, stanchezza, frustrazione, fatica)?
  2. Hai vissuto un trauma, più o meno recente, come un incidente o un lutto?
  3. Sei diventato/a dipendente da qualcosa?
  4. Ti sembra che chi ti sta intorno non ti riconosca/comprenda più?
  5. Tratti male i tuoi familiari?
  6. Stai notando la presenza di sintomi o malattie ricorrenti?
  7. Come va al lavoro, soprattutto con i colleghi?
  8. Pensi di aver perso interesse per qualcosa che di solito ti appassionava?

 

Prenditi tutto il tempo necessario e datti una risposta, tenendo presente che – come dicevamo all’inizio – tante sono le situazioni che possono metterci alla prova e altrettanti sono i modi in cui ciascuno di noi reagisce.

 

Anche se è faticoso estraniarci dalla situazione che stiamo vivendo e trovare uno sguardo oggettivo, dobbiamo fare questo sforzo, consapevoli che non esiste un modo giusto o sbagliato di reagire.

 

Quando però sentiamo di aver raggiunto il limite significa che è davvero arrivato il momento di fermarsi un istante e fare chiarezza dentro di noi, per cambiare qualcosa della nostra vita.

 

L’aiuto di uno psicoterapeuta può aiutarti a compiere questo passo.

Pensaci.